GRAZIA
PRONTERA
Una memoria interrotta
lotte contadine e nascita della democrazia
il Salento 1944-1951
prefazione
di Alessandro Portelli
postfazione di Mariuccia Salvati
pag.
143
Euro 10,00.
Tra
il dicembre del 1949 e il gennaio del 1951, migliaia di contadini
e braccianti salentini occuparono il comprensorio dell’Arneo,
“un grosso bubbone sull’incrocio delle tre province
che formano il Salento: Lecce, Brindisi e Taranto”.
Con il loro gesto simbolico chiedevano la “redenzione”
di quelle terre abbandonate, per poterle coltivare e sottrarre
così se stessi e le proprie famiglie a un destino segnato
dalla disoccupazione e dalla povertà.
Alle proteste del movimento dei lavoratori lo Stato, sposando
completamente gli interessi della grande proprietà terriera,
rispose con la repressione violenta e gli arresti indiscriminati,
che colpirono centinaia di persone. Per sgombrare i contadini
venne mobilitato l’esercito e utilizzato addirittura un
aereoplano.
Questo libro ricostruisce quella vicenda straordinaria, intrecciando
la viva voce dei protagonisti con documenti d’archivio inediti
e le cronache pubblicate sulla stampa locale e nazionale. Ne emerge
un racconto avvincente di una stagione fondamentale per l’emancipazione
delle plebi meridionali e per l’affermazione dei diritti
civili e sociali nel nostro Paese.